TUTTI I PREGI DI UN LEGNO DALLA FORTE ISPIRAZIONE ECOLOGICA. E I MODI PER REALIZZARE UNA FORESTA SUI NOSTRI TERRENI.
Materiale molto versatile e dalle caratteristiche innumerevoli, il bambù sta conquistando largo spazio sia nel campo dell’arredamento che dell’edilizia. Pare addirittura che la qualità del suo legno sia migliore, per durezza e resistenza, di molti legni pregiati, come rovere e noce. E associa inoltre leggerezza, durevolezza, flessibilità e sostenibilità.
La grande velocità di diffusione e di crescita della pianta (i germogli diventano fusti in soli 40/60 giorni, con crescita a volte superiore ad 1 metro al giorno) lo rende molto appetibile, date le numerose varietà dello stesso, in grado di adattarsi a differenti zone climatiche. Infatti, pur essendo una specie che vive in zone a clima temperato, sopporta temperature molto basse anche al di sotto dei -20°C. Proprio in virtù delle altezze notevoli che raggiungono, le piante consentono la produzione di una quantità di biomassanettamente superiore rispetto a molti boschi, sia per la produzione di materia prima per la bioarchitettura, sia per riequilibrare la presenza di carbonio nell’ambiente (è un inglobatore di CO2), quindi utile a contrastare i fenomeni del riscaldamento globale. Inoltre le piante sono dotate di naturali sostanze antibatteriche e antimicotiche, che bloccano lo sviluppo di dannosi parassiti e non richiedono l’utilizzo di pesticidi come avviene per altri tipi di colture: dunque, l’impattoambientale è praticamente nullo.
Tant’è che anche in Italia la sensibilità e l‘interesse per questo prodotto registrano una crescita notevole: sul territorio è stata infatti attivata la “Madake Italian Network”, un sistema di progetti che collega le numerose iniziative incentrate sull’uso e la promozione del bambù.
Di questa rete fanno parte: il progetto “MADAKE o MOSO”, che intende favorire un’operazione di imprenditorialità in grado di sostenere le diverse fasi di ciclo di vita del prodotto (in modo da garantire un abbattimento dei costi per la produzione e l’importazione di questa materia prima, oltre che una maggiore sostenibilitàambientale che si tradurrebbe in un abbassamento dell’inquinamento); il progetto “Dulcis in fundo” che si prefigge di recuperare i quasi 2 milioni di ettari di campi agricoli abbandonati in Italia, per riconvertirli alla coltivazione di specie adatte all’alimentazione (i germogli del bambù rappresentano un prelibato alimento, ricco di minerali e vitamine, apprezzato dalla cucina orientale e occidentale); e infine il progetto “Chishima” che intende favorire la produzione di bambù per la realizzazione di biomasse per il settore farmaceutico, grazie alla presenza di determinate sostanze con proprietà antiossidanti ed antitumorali di alcune specie.
Sempre in Italia, e sempre sulla medesima lunghezza d’onda, spicca la creazione del “Consorzio Bambù Italia”, il cui scopo è quello di:
fornire piante di bambù o bamboo con certificato di qualità
garantire ai produttori il ritiro di canne, germogli o rizomi al miglior prezzo di mercato
assistere i clienti nella coltivazione e cura delle piantagioni
promuovere e valorizzare il bambù italiano presso le varie filiere commerciali (del legno, della carta, alimentare, delle costruzioni ecc.) in Italia e all’Estero
realizzare accordi commerciali per la vendita dei prodotti
stipulare convenzioni con Istituti di Credito per finanziare la realizzazione di impianti di bambù certificato.
Numerosi quindi sono gli utilizzi del bambù: carta, filato, biomassa, produzione parquet o arredo, bioedilizia. Un esempio ragguardevole di quest’ultimo impiego è rappresentato dal “Soneva Kiri Resort”, che si trova a Koh Kut, isola della Thailandia. Realizzato nel 2009 dallo studio “24H Architecture” di Rotterdam, èun centro educativo per bambini che esalta la grande versatilità e malleabilità del bambù, e dove, manco a dirlo, viene offerta la possibilità di apprendere, col gioco e la creatività, utili elementi di ecologia e rispetto dell’ambiente.
Sicuramente bella da vedere e da avere…magari fuori di una casa dove è stata effettuata una bio ristruttuturazione
Salve,
tra pochi mesi diventerò proprietario di un terreno e pensavo di adibire un ettaro a Bamboo. Essendomi già documentato sono indeciso tra il Moso e il Madake, cosa mi consigliate? Sapete dirmi quale varietà si adatta meglio (in Sardegna) e mi consentirebbe un maggior guadagno derivante da molteplici usi della pianta o da una sua migliore qualità per quanto riguarda la fibra? Ho già avuto un colloquio con un perito Moso e, francamente, sono abbastanza scettico quando sento dei ricavi così esorbitanti (mi ha parlato anche di 80.000€ all’anno per ettaro in piena produzione) … Inoltre non ci si può basare su attività simili in Italia perchè esse non esistono; mi dicono che il progetto parte quest’anno.
Aspetto risposte, consigli, pareri o quant’altro…
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti,
Cristian B.
Ciao Cristian,
Questa operazione era una operazione che avrei voluto fare a suo tempo.
Le cifre sono assurde…..per quello che ne so io, infatti un terreno di un ettaro togliendo 10 metri su ogni lato per poter gestire la coltura ed utilizzando il Madake (molto pregiato) comincia dopo un pochino di anni a produrre 15..18 mila euro/anno.
A questo punto chiedo a te.
Io ho 13.000 metri quadri di terreno vicino Roma in un punto molto acquoso in inverno ed in estate munito di manichetta del consorzio.
CHE FACCIO??
Ciao Cristian, oggi ho contattato un personaggio che lavora da anni il bamboo.
Lui consiglia una qualità di Madame molto pregiata che vende lui le piantumazioni e compra poi a sua volta il materiale.
Capisco che questo tipo di pianta, viene utilizzata per molti tipi di accessori di design.
Le sue piante costano 500 euro ognuna….e mi pare molto, ma in compenso non ce ne vogliono molte in un ettaro di terra.
Se invii inquadramento satellitare google, lui ti dice subito quanto spenderai, se la locazione è buona e quanto ricaverai ed in quanto tempo.
Certo che dai ricavi proposti on line se fosse vero…….
Se hai qualche notizia in più ti prego di passarla.
Grazie
Ciao,
anch’io sono interessato ad iniziare un attività riguardante la produzione di Bambù (un ettaro per il momento), ho avuto molti contatti con il Consorzio Italia(onlymoso), parlano di guadagni dopo il quarto anno notevoli. LA mia paura è che dopo l’investimento iniziale, potrei essere anche abbandonato da loro, e a quel punto come farei a vendere il mio prodotto? ce da fidarsi? Ho qualche dubbio, ma la cosa mi interessa.
gradirei se possibile qualche consiglio ed una valutazione sulla serietà di Onlymoso.
grazie
Ciao Stefano, secondo quello che mi venderebbe le piante, e poi prenderebbe il prodotto finito per poi piazzarlo lui stesso, parla che di un ettaro bisogna lasciare un canale molto ampio tutto intorno e che poi alla fine del quarto anno si finisce per prendere poco soldi.
Anche io mi sono informato molto, ma queste aziende per lo più cercano di vendere le piantine (molto costose) ma pochi i veramente seri che vogliono vedere prima l’ inquadramento del terreno per vedere intanto se possibile la coltivazione del bamboo.
Facci sapere se esce qualcosa di nuovo.
Grazie
Buongiorno Paolo,
ho letto l’articolo e lo ritengo molto interessante. Ho avuto diversi contatti con la Onlymoso/Consorzio Italia e sono in fase avanzata per l’investimento di su un Ha. Ho le stesse perplessità di tutti, inerenti il futuro ritiro del legname e dei germogli, anche se alle “brutte”, sicuramente il legname sarà usato per produzione di cippato ed i germogli saranno venduti a ristoranti cinesi. Premesso che in termini di guadagni, il businnes plane della Onlymoso sembra fantascienza, credo che l’investimento avrà una buona redditività. Vorrei sapere da un esperto, tu o chi ci legge, quale è il tempo realmente necessario affinché il bambuseto sia maturo per il taglio, cioè fusti 10/15 cm, altezza 15/20 mt e di una certa consistenza. Anticipatamente ringrazio e porgo cordiali saluti
Ciao Mario,
Hai fatto gli stessi ed identici miei pensieri, ed ho anche io parlato con lo stesso consorzio.
Intanto bisogna fare i conti dal tipo di terreno e la localizzazione geografica e a sentire un mio conoscente, i prezzi del ricavo che danno un pochino tutti sono poco raccomandabili.
Secondo il tizio utilizzando bamboo di ottima qualità (che comporta poche piante ma costosissime) i ricavi non rasentano nemmeno la metà.
Pare che il business maggiore sia quello di allestire e vendere le piantine.
Anche i tempi, sono abbastanza lunghi: anche oltre i quattro anni.
Certo, poi la possibilità che da qui a 4 anni cambiano tante cose in meglio o in peggio.
Un po’ di tempo fa, ho montato un parquet in una villa dove i Committenti mi hanno fornito dei listelli di bamboo……mai vista una pavimentazione così bella.
Molto costosa vista la lavorazione di appiattire la naturale forma della canna…ma magnifica.
Speriamo che entri a delucidarci qualche esperto vero.
Questa settimana viene un tecnico sul posto a vedere il terreno e darmi qualche delucidazione in merito.
Sono in Zona Ladispoli RM.
Se volete passare potrei darvi il giorno esatto, oppure se interessa posso poi elencare le cose riferite.
egr. bambuseto, sono interessata ad avere informazioni da te, sono in procinto di avviare, con molti sacrifici, un bambuseto, x favore mi puoi contattare? X altri recapiti li puoi trovare nel sito. grazie moltissime.
filomena
Io credo che aziende come onlymoso sia un rischio lavorare con loro,mi hanno proposto su 5 ettari,una spesa di 100 mila euro di piantine di cui 50 mila euro subito e 50 mila lo scontano sulla mia prima produzione di canne.Chi mi garantisce che tran 5 anni questa azienda esiste ancora? Cmq 50 mila euro nella tascoccia se li sono messi ed è un guadagno enorme per loro.Se potete fornirmi altre notizie a chi ne sa di piu a come procurarsi questi rizomi o radici di canna di bambu gigante.Grazie.
il loro business è quello di mollare le piantine e dare qualche consiglio.
Altre ti costringono a vendere a loro le stesse canne che prima hai pagato per piantarle al prezzo che dicono loro e solo a loro.
Penso che se si divide la ricerca su come fare, come comprare e a chi vendere si possa spendere una sciocchezza.
Non spendere 100.000,00 euro penso già sia un grande business
Ciao Francesco,
da ciò che hai scritto deduco che ti è stato proposto di mettere su un ettaro 800 piante… apparte il discorso economico, ma secondo te in un ettaro possono mai vivete 800 piante? Non andranno in competizione?
Ciao Francesco, la domanda mi viene spontanea, ma quante piante andresti a mettere in un ettaro???? E quindi che sesto d’impianto va calcolato? ????
Facendo un rapido calcolo penso che ti chiedono di mettere circa 1600 piantine su un ettaro, quindi si parla di un sesto d’impianto di circa 2,5 x 2,5 mt.
Adesso facciamo un ragionamento razionale, anche non essendo esperti in materia:
sapendo che il bambù è la graminacea con la crescita più veloce al mondo, in alcuni casi crescono anche 60 cm al giorno e quindi in pochi giorni raggiungono la loro massima altezza. Per fare ciò il bambù durante l’inverno dovrà accumulare tantissima energia x poi esplodere nella sua crescita vertiginosa, ciò è permesso dalla fitta rete di rizomi che si sviluppa nel sottosuolo.
Rizomi che in un anno sono capaci di percorrere decine di metri.
Mettendo 1600 piantine a 2,5 mt l’una dall’altra provate a pensare che intreccio verrà a crearsi durante i primi anni!!!
Considerate che sono piantine riprodotte in laboratorio x micropropagazione, quindi non sono naturali.
Nei primi anni nel sottosuolo ci sarà una battaglia tra le varie piantine, le più forti andranno avanti, ma le più deboli moriranno, di conseguenza il risultato sarà una lenta crescita da parte delle piante più forti. I tempi così si allungano drasticamente e x di più, le dimensioni dei culmi ancor più ridotte rispetto alla media.
Mi piacerebbe leggere l’esperienza di Paolo Mortellato e cosa gli è stato detto dal tecnico che gli ha dato consulenza a riguardo del suo terreno.
Gente cerchiamo di usare la testa.
nonostante tutto sono fermamente convinto che il bambù sarà un ottima risorsa futura, non a caso ho creato un impianto anch’io.
Ma…quello che mi ha detto il tecnico (tra l’ altro il venditore), lui mi forniva le piante ad un prezzo molto alto, mi costringeva ad innestarne molto poche, e sotto il suo controllo pieno, mi aiutava a fare crescere questa qualità pregiatissima.
Poi lui stesso e solo lui la commercializzava dopo almeno 5/ 6 anni prima di cominciare a prendere frutti.
Non mi è parso il caso.
Il mio problema è che la coltura dovrebbe essere inserita su un terreno dove insiste un piano regolatore di edificabilità e che a breve si potrebbe edificare……quindi non posso pensare di attendere 5 o 6 anni per poi magari tagliare tutto,
Purtroppo o per fortuna il mio terreno ha avuto questo cambio di destinazione d’ uso.
Sono molto incuriosito dal fatto che il Sig bambuseto si mostri sicuro di se, e ancor di piu mi incuriosisce saper dove si è documentato.
Anche a me attira questa novità, ma come mi sembra di capire dalla conversazione,i dettagli che ti forniscono i venditori sono chiari solo per quanto riguarda il contratto d acquiso…
E alla domanda di veder da vicino un sesto d impianto, eludono la risposta con:’ ci sono molti video su you tube…’.
Buongiorno a tutti
le vostre discussioni mi appassionano molto.
da 8 mesi sono indeciso su che progetto puntare:.onlymoso col consorzio bambu italia, madake project con una spesa nettamente più bassa ma anche con prospettive meno allettanti, o piantando canne di moso cresciute di 2 anni con minor rischio di non attecchimento minori problemi per irrigarli ma con nessun progetto di ritiro…..
la cosa sicura è che vorrei avere un futuro con il bamboo perché è un materiale in cui credo molto.
pregherei al sig.Bambuseto di contattarmi anche privatamente al 3403344048 in quanto ha fatto capire che ha un bambuseto già avviato e con le idee abbastanza chiare.
saluti.
certamente importante il contatto telefonico, ma gradiremmo tutti delucidazioni tramite questo articolo per poter usufruire tutti dei vostri preziosi consigli.
Grazie
anche io sono interessato,ma secondo voi chi ritira il bambù oltre il consorzio Bambù italia? sicuramente il bambù ha un mercato,ma chi lo ritira? come si può sapere il prezzo di mercato? questo è fondamentale,ammettendo sia vero che questo consorzio italiano ritira il materiale,cosa gli impedisce di pagarlo molto meno essendo l’unico acquirente?
anchio sono interessato alla coltivazione di 1 bambuseto e mi sono portato avanti con la germinazione di alcuni semi ke anno germogliato al 50% di ke o piantine a basso costo .poi si deve aver fiducia ke mi abbiano mandato i semi giusti ma in tanto 20 piantine le o nei vasi .penso di piantarle a marzo poi si vedra dellachiesaloris@gmail.com
se avete consigli scrivetemi grazie penso di piantare a 5 mt x 5 mt ki sa di contatti x vendere legno e germogli mi contatti pure ke ci scambiamo quello ke sappiamo
Buonasera a tutti, nota molta confusione nel leggere questi post.
La filiera industriale del bambù non esiste e non potrebbe esistere ancora visto che non c’è la materia prima disponibile, ovvero germogli e canne di una certa misura e non ci saranno per ancora alcuni anni visto che prima di 6 o 7 anni non troveremo culmi maturi con dimensioni di 10/12 cm….poi magari non ci saranno più quelli che adesso “garantiscono” il ritiro ma probabilmente, se ci sarà una buona forestazione di bambù, ne nasceranno altri.
Vendere sesti di impianto con densità oltre le 400 piante non è corretto e non ha senso, serve solamente per far sborsare un sacco di soldi in più senza avere nessun vantaggio in termini di maggiori ricavi, un sesto di 5×5 è l’ideale, nei 4 o 5 anni dopo la messa a terra i rizomi avranno ramificato per tutto il terreno e visto che prima di tale periodo non inizieranno a spuntare germogli e di conseguenza culmi di dimensioni importanti, se ne può trarre che mettere densità maggiori non porterà nessun vantaggio (a parte al venditore).
X Loris: se le tue piantine hanno germogliato quest’anno ti consiglio di piantumarle o a settembre/ottobr 2016 se nella tua zona non gela in inverno altrimenti a sett/ott. 2017, ti sembreranno tempi lunghissimi ma se vuoi che ti campino tutte è cosi.
Chi fa un bambuseto ora come ora non dovrebbe tenere conto delle spicciole garanzie che gli vengono date ma lo dovrebbe intendere come una impresa pionieristica, quindi vi suggerisco di cercare in giro e di valutare bene l’investimento.
Salve,
ho letto tutti i vostri post e vedo molta confusione e poca informazione, giustamente no per vostra colpa!
Ci sarebbe veramente molto da scrivere ma mi limiterò a dirvi quattro cose:
1- La scelta della specie è FONDAMENTALE per la riuscita del vostro business.
2- Il SESTO D’IMPIANTO garantisce la giusta crescita del bambuseto.
3- La scelta delle dimensioni delle piante permette di anticipare i tempi di maturazione del bambuseto.
4- Daniele 392/6251833
La quarta cosa è il mio numero di cellulare, quindi se siete veramente interessati alla realizazione di un impianto di bambu gigante a scopi commerciali potete contattarmi.
Alla base di queste mie parole c’e’ un Azienda Agricola specializzata nel settore che già possiede un impianto di 3 ettari.
salve a tutti.
anni fa(2007) piantai alcune varietà di bambù nel mio terreno(agro di ceglie messapica). riporto la mia esperienza.
IL phyllostachys edulis(moso):
piantato due volte dopo 5 anni è morto.
per avere un buon attecchimento necessita di clima costantemente umido, di buon terreno agronomico e di acqua a volontà.
consiglierei di piantare il P. edulis munito con almeno 80 cm di rizoma perché le piantine in vaso da 20 centimetri hanno poche probabilità di attecchimento.
in climi secchi le dimensioni dei culmi sono ridotte.
phyllostachys bambusoides(madake):
pianta in vaso da 20 cm si diffonde velocemente, buona tolleranza alla siccità ma per avere culmi di ragionevole dimensioni partendo da vasi cosi’ piccoli ci vogliono anche più di 10 anni. si adatta a tutti i terreni.
Un altra varietà che non sottovaluterei è il phyllostachys viridis.
Salve, ho letto con grande curiosità sia l’articolo che i vostri commenti. Mi piacerebbe sapere di più a riguardo e, poiché noto che non avete postato più nulla da mesi, mi chiedevo se qualcuno di voi nel frattempo avesse delle novità da condividere……
Grazie in anticipo. Luigi.
Salve,
sono José Manuel, ho un terreno di mezzo ettaro a Roma nei pressi della Cassia, mi avrebbe fatto piacere sapere Info in merito alla coltivazione di bambù da chi ha già esperienze in merito. E’ una cosa in cui credo e nel futuro ne vedo un buon business se qualcuno vuole anche collaborare ad un piccolo progetto posso farlo per quanto il mio budget non sia alto.
Salve a tutti, la cosa che ancora non riesco a capire e’ che se esiste un mercato del bamboo visto che in altri paesi del mondo (paesi poveri) ci sono coltivazioni anche in modo naturale. E se un domani si puo’ vendere a prezzi ragionevoli.??
avrei una domanda da porre se qualcuno può rispondermi…vorrei sapere qual è l’impatto di una piantagione di bambù gigante sull’habitat in cui viene innestato. Mi spiego meglio, ho due ettari di terra in montagna a circa 800m di quota, è zona che non è mai stata coltivata, sempre pascolo o bosco. tutti i miei vicini sono pastori e non vorrei che il bambù invadesse i loro terreni nè che soffocasse la flora spontanea, castagni in primis: è possibile farli convivere? come si controlla la crescita sotterraneoa di rizomi e polloni?
Salve a tutti scusate la mia ignoranza , o delle canne di bambù di diametro 7/10 altezza 7/8 metri mi sapreste indicare più o meno che razza può essere . Grazie anticipatamente e occhi ai consorzi di solo parole
Visto che tutti abbiamo dubbi cosa ne pensate di fare una proposta a nome di tutti a questi consorzi ,o crearlo noi tutti interessati al bambu. Ciao a tutti
Ho tagliato un centinaio di canne di bambù di diverse lunghezza e dimensione, che attualmente conservo, in attesa di sviluppo, ad Ameglia SP dove ho circa 300mq di piantagione. Qualcuno sa dirmi come posso concretamente commercializzarle? Chi può essere interessato? Quale potrebbe essere il prezzo di mercato? Grazie a tutti e buona giornata. Carlo
Salve,
tra pochi mesi diventerò proprietario di un terreno e pensavo di adibire un ettaro a Bamboo. Essendomi già documentato sono indeciso tra il Moso e il Madake, cosa mi consigliate? Sapete dirmi quale varietà si adatta meglio (in Sardegna) e mi consentirebbe un maggior guadagno derivante da molteplici usi della pianta o da una sua migliore qualità per quanto riguarda la fibra? Ho già avuto un colloquio con un perito Moso e, francamente, sono abbastanza scettico quando sento dei ricavi così esorbitanti (mi ha parlato anche di 80.000€ all’anno per ettaro in piena produzione) … Inoltre non ci si può basare su attività simili in Italia perchè esse non esistono; mi dicono che il progetto parte quest’anno.
Aspetto risposte, consigli, pareri o quant’altro…
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti,
Cristian B.
Ciao Cristian,
Questa operazione era una operazione che avrei voluto fare a suo tempo.
Le cifre sono assurde…..per quello che ne so io, infatti un terreno di un ettaro togliendo 10 metri su ogni lato per poter gestire la coltura ed utilizzando il Madake (molto pregiato) comincia dopo un pochino di anni a produrre 15..18 mila euro/anno.
A questo punto chiedo a te.
Io ho 13.000 metri quadri di terreno vicino Roma in un punto molto acquoso in inverno ed in estate munito di manichetta del consorzio.
CHE FACCIO??
Ciao Cristian, oggi ho contattato un personaggio che lavora da anni il bamboo.
Lui consiglia una qualità di Madame molto pregiata che vende lui le piantumazioni e compra poi a sua volta il materiale.
Capisco che questo tipo di pianta, viene utilizzata per molti tipi di accessori di design.
Le sue piante costano 500 euro ognuna….e mi pare molto, ma in compenso non ce ne vogliono molte in un ettaro di terra.
Se invii inquadramento satellitare google, lui ti dice subito quanto spenderai, se la locazione è buona e quanto ricaverai ed in quanto tempo.
Certo che dai ricavi proposti on line se fosse vero…….
Se hai qualche notizia in più ti prego di passarla.
Grazie
Ciao,
anch’io sono interessato ad iniziare un attività riguardante la produzione di Bambù (un ettaro per il momento), ho avuto molti contatti con il Consorzio Italia(onlymoso), parlano di guadagni dopo il quarto anno notevoli. LA mia paura è che dopo l’investimento iniziale, potrei essere anche abbandonato da loro, e a quel punto come farei a vendere il mio prodotto? ce da fidarsi? Ho qualche dubbio, ma la cosa mi interessa.
gradirei se possibile qualche consiglio ed una valutazione sulla serietà di Onlymoso.
grazie
Ciao Stefano, secondo quello che mi venderebbe le piante, e poi prenderebbe il prodotto finito per poi piazzarlo lui stesso, parla che di un ettaro bisogna lasciare un canale molto ampio tutto intorno e che poi alla fine del quarto anno si finisce per prendere poco soldi.
Anche io mi sono informato molto, ma queste aziende per lo più cercano di vendere le piantine (molto costose) ma pochi i veramente seri che vogliono vedere prima l’ inquadramento del terreno per vedere intanto se possibile la coltivazione del bamboo.
Facci sapere se esce qualcosa di nuovo.
Grazie
Buongiorno Paolo,
ho letto l’articolo e lo ritengo molto interessante. Ho avuto diversi contatti con la Onlymoso/Consorzio Italia e sono in fase avanzata per l’investimento di su un Ha. Ho le stesse perplessità di tutti, inerenti il futuro ritiro del legname e dei germogli, anche se alle “brutte”, sicuramente il legname sarà usato per produzione di cippato ed i germogli saranno venduti a ristoranti cinesi. Premesso che in termini di guadagni, il businnes plane della Onlymoso sembra fantascienza, credo che l’investimento avrà una buona redditività. Vorrei sapere da un esperto, tu o chi ci legge, quale è il tempo realmente necessario affinché il bambuseto sia maturo per il taglio, cioè fusti 10/15 cm, altezza 15/20 mt e di una certa consistenza. Anticipatamente ringrazio e porgo cordiali saluti
Ciao Mario,
Hai fatto gli stessi ed identici miei pensieri, ed ho anche io parlato con lo stesso consorzio.
Intanto bisogna fare i conti dal tipo di terreno e la localizzazione geografica e a sentire un mio conoscente, i prezzi del ricavo che danno un pochino tutti sono poco raccomandabili.
Secondo il tizio utilizzando bamboo di ottima qualità (che comporta poche piante ma costosissime) i ricavi non rasentano nemmeno la metà.
Pare che il business maggiore sia quello di allestire e vendere le piantine.
Anche i tempi, sono abbastanza lunghi: anche oltre i quattro anni.
Certo, poi la possibilità che da qui a 4 anni cambiano tante cose in meglio o in peggio.
Un po’ di tempo fa, ho montato un parquet in una villa dove i Committenti mi hanno fornito dei listelli di bamboo……mai vista una pavimentazione così bella.
Molto costosa vista la lavorazione di appiattire la naturale forma della canna…ma magnifica.
Speriamo che entri a delucidarci qualche esperto vero.
Grazie
Questa settimana viene un tecnico sul posto a vedere il terreno e darmi qualche delucidazione in merito.
Sono in Zona Ladispoli RM.
Se volete passare potrei darvi il giorno esatto, oppure se interessa posso poi elencare le cose riferite.
Buongiorno.
Avete creato il vostro impianto di bambù?
Io ne ho già uno di svariati ettari e non ho scelto la strada del consorzio bambú in quanto secondo me è una SOLA….
ASPETTO VOSTRI INTERVENTI LA COSA MI APPASSIONA MOLTO ESSENDO ABBASTANZA FERRATO.
egr. bambuseto, sono interessata ad avere informazioni da te, sono in procinto di avviare, con molti sacrifici, un bambuseto, x favore mi puoi contattare? X altri recapiti li puoi trovare nel sito. grazie moltissime.
filomena
buon giorno vorrei anche io impiantare un bambuseto chi mi da consigli per poi rivedere queste canne?
Io credo che aziende come onlymoso sia un rischio lavorare con loro,mi hanno proposto su 5 ettari,una spesa di 100 mila euro di piantine di cui 50 mila euro subito e 50 mila lo scontano sulla mia prima produzione di canne.Chi mi garantisce che tran 5 anni questa azienda esiste ancora? Cmq 50 mila euro nella tascoccia se li sono messi ed è un guadagno enorme per loro.Se potete fornirmi altre notizie a chi ne sa di piu a come procurarsi questi rizomi o radici di canna di bambu gigante.Grazie.
il loro business è quello di mollare le piantine e dare qualche consiglio.
Altre ti costringono a vendere a loro le stesse canne che prima hai pagato per piantarle al prezzo che dicono loro e solo a loro.
Penso che se si divide la ricerca su come fare, come comprare e a chi vendere si possa spendere una sciocchezza.
Non spendere 100.000,00 euro penso già sia un grande business
Ciao Francesco,
da ciò che hai scritto deduco che ti è stato proposto di mettere su un ettaro 800 piante… apparte il discorso economico, ma secondo te in un ettaro possono mai vivete 800 piante? Non andranno in competizione?
Ciao Francesco, la domanda mi viene spontanea, ma quante piante andresti a mettere in un ettaro???? E quindi che sesto d’impianto va calcolato? ????
Facendo un rapido calcolo penso che ti chiedono di mettere circa 1600 piantine su un ettaro, quindi si parla di un sesto d’impianto di circa 2,5 x 2,5 mt.
Adesso facciamo un ragionamento razionale, anche non essendo esperti in materia:
sapendo che il bambù è la graminacea con la crescita più veloce al mondo, in alcuni casi crescono anche 60 cm al giorno e quindi in pochi giorni raggiungono la loro massima altezza. Per fare ciò il bambù durante l’inverno dovrà accumulare tantissima energia x poi esplodere nella sua crescita vertiginosa, ciò è permesso dalla fitta rete di rizomi che si sviluppa nel sottosuolo.
Rizomi che in un anno sono capaci di percorrere decine di metri.
Mettendo 1600 piantine a 2,5 mt l’una dall’altra provate a pensare che intreccio verrà a crearsi durante i primi anni!!!
Considerate che sono piantine riprodotte in laboratorio x micropropagazione, quindi non sono naturali.
Nei primi anni nel sottosuolo ci sarà una battaglia tra le varie piantine, le più forti andranno avanti, ma le più deboli moriranno, di conseguenza il risultato sarà una lenta crescita da parte delle piante più forti. I tempi così si allungano drasticamente e x di più, le dimensioni dei culmi ancor più ridotte rispetto alla media.
Mi piacerebbe leggere l’esperienza di Paolo Mortellato e cosa gli è stato detto dal tecnico che gli ha dato consulenza a riguardo del suo terreno.
Gente cerchiamo di usare la testa.
nonostante tutto sono fermamente convinto che il bambù sarà un ottima risorsa futura, non a caso ho creato un impianto anch’io.
Ma…quello che mi ha detto il tecnico (tra l’ altro il venditore), lui mi forniva le piante ad un prezzo molto alto, mi costringeva ad innestarne molto poche, e sotto il suo controllo pieno, mi aiutava a fare crescere questa qualità pregiatissima.
Poi lui stesso e solo lui la commercializzava dopo almeno 5/ 6 anni prima di cominciare a prendere frutti.
Non mi è parso il caso.
Il mio problema è che la coltura dovrebbe essere inserita su un terreno dove insiste un piano regolatore di edificabilità e che a breve si potrebbe edificare……quindi non posso pensare di attendere 5 o 6 anni per poi magari tagliare tutto,
Purtroppo o per fortuna il mio terreno ha avuto questo cambio di destinazione d’ uso.
salve a tutti, ma c è qualcuno che prima di acquistare rizomi ha chiesto di vedere un impianto gia esistente?
Sono molto incuriosito dal fatto che il Sig bambuseto si mostri sicuro di se, e ancor di piu mi incuriosisce saper dove si è documentato.
Anche a me attira questa novità, ma come mi sembra di capire dalla conversazione,i dettagli che ti forniscono i venditori sono chiari solo per quanto riguarda il contratto d acquiso…
E alla domanda di veder da vicino un sesto d impianto, eludono la risposta con:’ ci sono molti video su you tube…’.
Buongiorno a tutti
le vostre discussioni mi appassionano molto.
da 8 mesi sono indeciso su che progetto puntare:.onlymoso col consorzio bambu italia, madake project con una spesa nettamente più bassa ma anche con prospettive meno allettanti, o piantando canne di moso cresciute di 2 anni con minor rischio di non attecchimento minori problemi per irrigarli ma con nessun progetto di ritiro…..
la cosa sicura è che vorrei avere un futuro con il bamboo perché è un materiale in cui credo molto.
pregherei al sig.Bambuseto di contattarmi anche privatamente al 3403344048 in quanto ha fatto capire che ha un bambuseto già avviato e con le idee abbastanza chiare.
saluti.
certamente importante il contatto telefonico, ma gradiremmo tutti delucidazioni tramite questo articolo per poter usufruire tutti dei vostri preziosi consigli.
Grazie
si anche a me sembra molto interessante, ma non partirò se prima non ho visto un impianto già avviato.sapete dirmene uno nella regione lazio???
anche io sono interessato,ma secondo voi chi ritira il bambù oltre il consorzio Bambù italia? sicuramente il bambù ha un mercato,ma chi lo ritira? come si può sapere il prezzo di mercato? questo è fondamentale,ammettendo sia vero che questo consorzio italiano ritira il materiale,cosa gli impedisce di pagarlo molto meno essendo l’unico acquirente?
anchio sono interessato alla coltivazione di 1 bambuseto e mi sono portato avanti con la germinazione di alcuni semi ke anno germogliato al 50% di ke o piantine a basso costo .poi si deve aver fiducia ke mi abbiano mandato i semi giusti ma in tanto 20 piantine le o nei vasi .penso di piantarle a marzo poi si vedra dellachiesaloris@gmail.com
se avete consigli scrivetemi grazie penso di piantare a 5 mt x 5 mt ki sa di contatti x vendere legno e germogli mi contatti pure ke ci scambiamo quello ke sappiamo
chi e nella foto??
marzo va bene come mese x piantare piantine bambu??
Buonasera a tutti, nota molta confusione nel leggere questi post.
La filiera industriale del bambù non esiste e non potrebbe esistere ancora visto che non c’è la materia prima disponibile, ovvero germogli e canne di una certa misura e non ci saranno per ancora alcuni anni visto che prima di 6 o 7 anni non troveremo culmi maturi con dimensioni di 10/12 cm….poi magari non ci saranno più quelli che adesso “garantiscono” il ritiro ma probabilmente, se ci sarà una buona forestazione di bambù, ne nasceranno altri.
Vendere sesti di impianto con densità oltre le 400 piante non è corretto e non ha senso, serve solamente per far sborsare un sacco di soldi in più senza avere nessun vantaggio in termini di maggiori ricavi, un sesto di 5×5 è l’ideale, nei 4 o 5 anni dopo la messa a terra i rizomi avranno ramificato per tutto il terreno e visto che prima di tale periodo non inizieranno a spuntare germogli e di conseguenza culmi di dimensioni importanti, se ne può trarre che mettere densità maggiori non porterà nessun vantaggio (a parte al venditore).
X Loris: se le tue piantine hanno germogliato quest’anno ti consiglio di piantumarle o a settembre/ottobr 2016 se nella tua zona non gela in inverno altrimenti a sett/ott. 2017, ti sembreranno tempi lunghissimi ma se vuoi che ti campino tutte è cosi.
Chi fa un bambuseto ora come ora non dovrebbe tenere conto delle spicciole garanzie che gli vengono date ma lo dovrebbe intendere come una impresa pionieristica, quindi vi suggerisco di cercare in giro e di valutare bene l’investimento.
Ciao
Salve,
ho letto tutti i vostri post e vedo molta confusione e poca informazione, giustamente no per vostra colpa!
Ci sarebbe veramente molto da scrivere ma mi limiterò a dirvi quattro cose:
1- La scelta della specie è FONDAMENTALE per la riuscita del vostro business.
2- Il SESTO D’IMPIANTO garantisce la giusta crescita del bambuseto.
3- La scelta delle dimensioni delle piante permette di anticipare i tempi di maturazione del bambuseto.
4- Daniele 392/6251833
La quarta cosa è il mio numero di cellulare, quindi se siete veramente interessati alla realizazione di un impianto di bambu gigante a scopi commerciali potete contattarmi.
Alla base di queste mie parole c’e’ un Azienda Agricola specializzata nel settore che già possiede un impianto di 3 ettari.
Vi saluto
Daniele
salve a tutti.
anni fa(2007) piantai alcune varietà di bambù nel mio terreno(agro di ceglie messapica). riporto la mia esperienza.
IL phyllostachys edulis(moso):
piantato due volte dopo 5 anni è morto.
per avere un buon attecchimento necessita di clima costantemente umido, di buon terreno agronomico e di acqua a volontà.
consiglierei di piantare il P. edulis munito con almeno 80 cm di rizoma perché le piantine in vaso da 20 centimetri hanno poche probabilità di attecchimento.
in climi secchi le dimensioni dei culmi sono ridotte.
phyllostachys bambusoides(madake):
pianta in vaso da 20 cm si diffonde velocemente, buona tolleranza alla siccità ma per avere culmi di ragionevole dimensioni partendo da vasi cosi’ piccoli ci vogliono anche più di 10 anni. si adatta a tutti i terreni.
Un altra varietà che non sottovaluterei è il phyllostachys viridis.
ho altre varietà con me ma non mi dilungo.
un saluto a tutti.
Antonio
Salve, ho letto con grande curiosità sia l’articolo che i vostri commenti. Mi piacerebbe sapere di più a riguardo e, poiché noto che non avete postato più nulla da mesi, mi chiedevo se qualcuno di voi nel frattempo avesse delle novità da condividere……
Grazie in anticipo. Luigi.
Salve,
sono José Manuel, ho un terreno di mezzo ettaro a Roma nei pressi della Cassia, mi avrebbe fatto piacere sapere Info in merito alla coltivazione di bambù da chi ha già esperienze in merito. E’ una cosa in cui credo e nel futuro ne vedo un buon business se qualcuno vuole anche collaborare ad un piccolo progetto posso farlo per quanto il mio budget non sia alto.
Cordialmente
José Manuel Bianchi
La mia e-mail è jmanuelbianchi@gmail.com
Salve a tutti, la cosa che ancora non riesco a capire e’ che se esiste un mercato del bamboo visto che in altri paesi del mondo (paesi poveri) ci sono coltivazioni anche in modo naturale. E se un domani si puo’ vendere a prezzi ragionevoli.??
avrei una domanda da porre se qualcuno può rispondermi…vorrei sapere qual è l’impatto di una piantagione di bambù gigante sull’habitat in cui viene innestato. Mi spiego meglio, ho due ettari di terra in montagna a circa 800m di quota, è zona che non è mai stata coltivata, sempre pascolo o bosco. tutti i miei vicini sono pastori e non vorrei che il bambù invadesse i loro terreni nè che soffocasse la flora spontanea, castagni in primis: è possibile farli convivere? come si controlla la crescita sotterraneoa di rizomi e polloni?
grazie
secondo me e una super sola???????????????Il suo guadaggno e vendere le piante nessudice dove si rivendono e a quanto. enzo
Bisogna sicuramente avere le idee chiare prima di organizzare una cosa del genere.
Certo molto fermento intorno e poche certezze.
Salve a tutti scusate la mia ignoranza , o delle canne di bambù di diametro 7/10 altezza 7/8 metri mi sapreste indicare più o meno che razza può essere . Grazie anticipatamente e occhi ai consorzi di solo parole
Visto che tutti abbiamo dubbi cosa ne pensate di fare una proposta a nome di tutti a questi consorzi ,o crearlo noi tutti interessati al bambu. Ciao a tutti
Ho tagliato un centinaio di canne di bambù di diverse lunghezza e dimensione, che attualmente conservo, in attesa di sviluppo, ad Ameglia SP dove ho circa 300mq di piantagione. Qualcuno sa dirmi come posso concretamente commercializzarle? Chi può essere interessato? Quale potrebbe essere il prezzo di mercato? Grazie a tutti e buona giornata. Carlo