Spesso, quando ci si appresta alla costruzione o ristrutturazione di una casa, si riserva poca attenzione a quelli che vengono considerati solo degli “accessori”, e che in realtà costituiscono un elemento fondamentale di un immobile, e cioè i serramenti.
Essi infatti hanno il compito di proteggere e preservare il comfort abitativo interno, così come gli altri elementi costituenti l’involucro esterno (pareti e tetto) ma permettono al tempo stesso la visione e l’apertura verso l’esterno; senza dimenticare che hanno anche un ruolo estetico, sia per gli interni che per il disegno complessivo della facciata esterna, che non va trascurato. Gli infissi concorrono in modo sensibile alle dispersioni di calore (che equivale a dire energia e soldi), e la loro sostituzione è auspicabile soprattutto quando siamo in presenza di vetro singolo.

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Immaginiamo di aver appena provveduto, indipendentemente o grazie ad un’impresa edile, all’isolamento dell’involucro edilizio o di averlo in programma (ad esempio attraverso la realizzazione del termocappotto): il serramento non può e non deve invalidare il costo sostenuto o da sostenersi. Del serramento è necessario considerare la tenuta all’aria e all’acqua battente, la resistenza al vento e l’abbattimento acustico, e il valore di trasmittanza globale; questa, a sua volta, è il risultato di tre diversi componenti dell’infisso: vetro, distanziatori e telaio; i distanziatori, ad esempio, hanno un’importanza spesso sottovalutata: interrompono i ponti termici e riducono il rischio di condensa e muffa sui bordi, preservando in particolar modo i telai in legno. A proposito dei telai, è possibile scegliere tra legno, appunto, alluminio e pvc. Ognuno dei tre materiali ha vantaggi e svantaggi, e dunque la loro scelta va attuata dopo un’attenta analisi delle necessità e della situazione specifica. Ma va prestata attenzione anche alla manodopera: potrebbe sembrare paradossale, ma la posa di un eccellente serramento su una parete mal isolata può provocare più danni che vantaggi, come condense e muffe dovute ai ponti termici creatisi tra materiali con forte differenza di temperature e trasmittanze. È dunque importante rivolgersi anche ad un’ che sia affidabile e di comprovata esperienza.

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Tra gli svantaggi degli infissi in legno, sicuramente va annoverata la necessità di carteggiarli e riverniciarli ogni 4/5 anni (chiaramente solo il lato esterno perché esposto alle intemperie); la tendenza a perdere brillantezza e (con l’andare degli anni) a deformarsi (specie in ambienti molto umidi, come il bagno).

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Rispetto a quelli in legno, gli infissi in alluminio non necessitano di particolari attenzioni per la manutenzione, sono resistenti e molto duraturi ma difettano in quanto a trasmittanza termica, perché trasmettono la temperatura dall’esterno all’interno facendo trasudare i vetri con una notevole condensazione e formazione di acqua sugli stessi.

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Ed eccoci arrivati ai serramenti in pvc o infissi in PVC: questi hanno il pregio di mantenere la stessa temperatura dell’appartamento; si possono scegliere del colore preferito (anche i serramenti in alluminio si sono adeguati alle tendenze del mercato, ma con il risultato di aumentare i prezzi di vendita per via delle lavorazioni aggiuntive assai più costose); hanno ottime capacità di isolamento acustico (presentano proprietà fonoisolanti che abbattono l’intensità del rumore proveniente dall’esterno o dall’interno); il rapporto qualità-prezzo è migliore sia rispetto ai serramenti in alluminio che a quelli in legno; anche per la durata temporale il risultato è ottimale (come nel caso dell’alluminio); presentano resistenza alle muffe e ignifugabilità.

Quindi, da quanto detto sinora, pare che lo scontro tra materiali sia stato vinto dal PVC. A questo punto però è d’uopo occuparsi anche di una questione che ci sta particolarmente a cuore: la salute, sia dell’uomo che dell’ambiente.

Nonostante spesso siano stati messi sotto accusa (insieme agli altri manufatti in PVC), perché in caso di incendio svilupperebbero acido cloridrico (potenziale responsabile delle morti per asfissia), i moderni infissi in PVC non comportano alcun rischio per le persone, né creano alcun tipo di impatto sul Pianeta. Inoltre, mentre in passato la lavorazione avveniva utilizzando cadmio e piombo, ritenuti tossici, oggi tali materiali non sono più utilizzati (si pensi che oggi il PVC viene addirittura utilizzato per le condotte di acqua potabile, le sacche che contengono sangue, nel settore calzaturiero, etc.). Dunque è indispensabile che il pvc impiegato per la realizzazione dei serramenti sia riciclabile al 100% e contenga come stabilizzanti calcio/zinco ad alta eco-compatibilità (invece che piombo, ftalati e plastificanti).

A tal ragione, se è necessario rivolgerci ad un’impresa edile seria che si occupi della ristrutturazione del nostro immobile, altrettanto affidabili devono essere le case produttrici di serramenti alle quali ricorriamo. I serramenti in PVC di SPI, ad esempio, sono 100% riciclabili in fase di smaltimento, dotati di marcatura CE e di certificazione UNI EN ISO 14.001; si fregiano di un ,     con gas argon dell’azienda leader mondiale Saint Gobain (il vetro basso emissivo selettivo, anche detto vetro a controllo solare, filtra in modo “intelligente“ i raggi solari); per la ferramenta l’azienda si serve della Multi-Matic della Maico, un particolare tipo di ferramenta anti-effrazione a più punti di chiusura; arricchisce il suo prodotto con profili in acciaio zincato, posti sia nell’anta che nel telaio, dotati di relativo certificato di non radioattività; inoltre predispone i suoi serramenti di un meccanismo di aerazione controllata che permette di ridurre drasticamente il fenomeno della condensa (grazie alla possibilità di apertura dell’anta di soli pochi millimetri) e di guarnizioni in EPDM (uno speciale tipo di gomma che ha “memoria” e anche se manipolata ritorna sempre nella sua forma originale, senza deformarsi): tra le proposte dell’azienda figurano Isol70 Q e Isol82 Q, che hanno al loro interno rispettivamente 5 e 6 camere d’aria, ovvero delle cavità all’interno dei profili il cui scopo è quello di aumentare l’isolamento termico e acustico del serramento (in linea di massima, tanto maggiore è il numero di camere tanto migliori sono le performance raggiungibili). Lo stesso dicasi per la SB Porte e Finestre, azienda della provincia di Palermo, che garantisce serramenti certificati CE, realizzati rispettando la normativa in materia di termo coibentazione, utilizzando profili a camere multiple e vetri isolanti speciali. Top 72 e Top 90 sono invece le finestre in PVC di Finstral, azienda che si caratterizza per l’esecuzione combinata di finestre e porte-finestre in PVC-alluminio: in questo caso il lato esterno delle finestre in PVC viene rivestito con un guscio in alluminio (realizzabile in un vasto assortimenti di colori) e il rivestimento in alluminio è agganciato a scatto al profilo in PVC per tutta la sua lunghezza (si incrementa così pure la stabilità del telaio anche in presenza di condizioni atmosferiche estreme).

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